Sabato 28 Aprile alle 21 e domenica 29 Aprile, alle 18 e alle 21, al teatro Barium di Bari saranno proposte per l’ultima volta le repliche di “U apparolamende”, opera di Bartolomeo Sciacovelli, rielaborato da Gianni Colajemma che mette in mostra il cerimoniale della promessa di matrimonio, tipico della tradizione meridionale.
“È una scoperta – ha spiegato l’attore e regista – della tradizione popolare pura. Attraverso questo lavoro vengono messe in evidenza alcune usanze della città di Bari, che ormai non si usano più. Letteralmente il tiolo di questa divertente opera è ‘a parolare’, cioè quando la famiglia dello sposo si recava a conoscere quella della sposa per procedere con la promessa di matrimonio”.
La giovane e “appariscente” Maria, che nell’aspetto richiama le fattezze di Frida Calo, è chiesta in sposa da Nicola, il temerario figlio dei singolari coniugi Onorato, i quali si recano a casa della ragazza per parlare del contratto di matrimonio, con Anna vedova illibata legata al defunto marito. Qui in maniera ironica e divertente sono raccontate le varie fasi dell’organizzazione del matrimonio, secondo la tradizione, cutilizzando termini arcaici e tipici, come “u cuncirt”, “u stiz” e altri che vengono tradotti, spiegati o intuiti durante la messa in scena stessa.
“Chi ha vissuto quel periodo potrà gradire questo tipo di amore, concepito in maniera diversa rispetto ai giorni nostri. Per i più giovani sarà una scoperta, perché ci sono dei vocaboli, dei ritmi e dei tempi da rispettare, tipici del passato. Tra questi c’è l’ambasciata, cioè il rivolgersi di un parente alla lontana o un amico il quale avvisa che arriveranno tra qualche mese a parlare i genitori del ragazzo”.
Per questo spettacolo, che è andato già in scena nel 2012, in scena oltre al noto attore e regista, che interpreta il ruolo di Felice Onorato, il padre del giovane sposo, in scena ci sono Lucia Coppola, Anna Vittoria Amore, Gemma Magistro e Dario Mangieri.