È dedicata al drammaturgo Aldo Nicolaj il nuovo progetto «Ritratti» della Compagnia Diaghilev che si sviluppa con la messa in scena di undici brevi pièce (suddivise in tre distinti spettacoli) nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, ma in situazioni molto raccolte destinate a pochi spettatori. L’interessante e intrigante proposta dedicata al teatro da camera è curata da Paolo Panaro e prosegue da lunedì 11 marzo (ore 21) con il secondo capitolo intitolato «Le intellettuali», lavoro diretto dallo stesso Panaro in replica il 13, 18, 19, 21 e 25 marzo e l’1, 2, 8 e 9 aprile (ore 21). Lo spettacolo, interpretato da Antonella Carone, Tiziana Manfredi, Altea Chionna e Francesco Lamacchia, tiene insieme gli atti unici «La donna intuitiva», «L’ultima musa», «L’autografo» e «La tentazione» (info 333.1260425).
Aldo Nicolaj ha accompagnato con il suo pungente umorismo i cambiamenti sociali che hanno attraversato la più recente storia di Italia, rimarcando, nello stesso tempo, l’eternità e l’universalità di certe debolezze dell’uomo contemporaneo. Dietro la sua opera, pregna di humour inglese, si cela una lunga e nobile tradizione, quella del teatro che passa attraverso il café-chantant, il cabaret colto degli anni ‘20 e ‘30 e, soprattutto, la rivista da camera del secondo dopoguerra, che trova i suoi massimi esponenti nell’esperienza della compagnia de I Gobbi (Alberto Bonucci, Vittorio Caprioli e Franca Valeri) e in quella formata da Franco Parenti, Dario Fo e Giustino Durano. Il teatro di Nicolaj è a metà strada tra l’arte e l’artigianato; la sua scrittura drammatica è caratterizzata da un’armonica fusione fra le tecniche del più aristocratico teatro comico e la rapidità del lazzo e della battuta del numero dal varietà, dello sketch televisivo.