Venerdì 29 marzo al teatro Forma di Bari, per l’ultimo appuntamento della rassegna “Risollevante Cabaret Teatro”, sarà proposto il divertente show “L’impertinente” del cabarettista romano Gabriele Pellegrini, in arte Dado, volto noto della televisione italiana, grazie alle sue canzoni ironiche.
“Ho come modello di riferimento – ha spiegato l’artista – i cantautori che ascoltavo da ragazzo, quelli degli anni ‘70. Questi erano molto critici sul sociale, poiché sentivano molto la presenza di un’ideologia e di movimenti. Io oggi, venendo da quella generazione, lancio dei messaggi attraverso le canzoni famose, non quelle mie, per arrivare il più possibile a tutti”.
In attività dal 1994 è arrivato alla notorietà nazionale negli anni ’90, grazie al “Maurizio Costanzo Show” in onda su Canale5. Tanti sono i riconoscimenti ottenuti durante il suo percorso artistico, tra i quali il premio Massimo Troisi, vinto nel 2000. Come musicista ha anche ottenuto varie soddisfazioni. Dopo aver dato vita al progetto Dado e le Pastine in brothers, nel 1995 ha pubblicato l’album “Vorrei” e nel 2006 il cd “3/4 della palazzina tua”. “Seven show”, “Zelig”, “i Raccomandati”, “Made in Sud” e “Servizio pubblico”, sono solo alcuni dei programmi che hanno visto protagonista Dado, sempre accompagnato dalla sua chitarra e dalla sua simpatia.
Per la serie di spettacoli comici, diretta dall’associazione culturale Sirio, il cui presidente è Giovanni Tagliente, in collaborazione con l’associazione culturale Echo Events diretta dal presidente Donato Sasso, il noto comico proporrà lo spettacolo scritto da lui, da Emiliano Luccisano, che ne ha seguito anche la regia e da Riccardo Graziosi, nel quale viene dato sfogo all’impertinenza, qualità che dà il nome allo show, abbattendo a suon di comicità e di canzoni le ipocrisie della società in cui viviamo, mostrata in ogni sua angolazione, da quella più grottesca e goffa, a quella più quotidiana.
“È uno spettacolo divertente, nel quale svelo quali sono i limiti dell’impertinenza. La mia formazione borghese mi ha reso attento ai limiti e ai paletti. Tratto il tema dell’impertinenza nei vari settori, dall’amicizia all’amore, dall’arte alla storia”.