Sotto il segno dei pesci, Antonello Venditti emoziona il Palaflorio di Bari

Uno spettacolo unico è andato in scena sabato 13 aprile 2019 al Palaflorio di Bari per Antonello Venditti e il suo “Sotto il segno dei pesci tour”.

Il cantautore romano ha regalato al suo affezionato pubblico circa tre ore di grandi successi e di forti emozioni e le sue prime parole sono state dedicate proprio a Bari, città nella quale è stato registrato il primo sold out del 2019.

Tra canzoni dell’ultimo album “Tortuga” del 2015 e testi che fanno parte della storia musicale dell’artista ma che sono entrate di fatto nel cuore di intere generazioni, sono stati ripercorsi gli anni più difficili della storia italiana ed affrontate tematiche che ancora oggi sono molto attuali.

Venditti infatti non solo in veste di cantante ma anche in veste di narratore ha raccontato il significato e i retroscena delle canzoni da lui composte, anche quelli più personali.

Per festeggiare i 40 anni dall’uscita dell’album (1978) che dà il nome al tour, Venditti ha voluto sul palco, insieme alla sua nuova band, i suoi musicisti storici insieme ai quali ha eseguito tutti gli 8 brani del disco.

Prima di entrare nel vivo di questo album così importante per la carriera e la vita del cantante, l’atmosfera si è scaldata con l’esecuzione di Piero e Cinzia, Giulio Cesare, Lilly (canzone difficile sull’eroina che per tanto tempo non è stata cantata durante i concerti) e le intramontabili Compagno di scuola, Ci vorrebbe un amico e Notte prima degli esami.

Ricco di particolari è stato poi il racconto della nascita delle canzoni all’interno dell’album del 1978. Da Francesco dedicata al grande amico Francesco De Gregori con cui Venditti ha condiviso gli inizi professionali a Sara e Bomba o non bomba, da Giulia nella quale si parla dell’amore tra due donne e di una delusione d’amore a L’uomo falco che rappresenta l’uomo senza scrupoli in cerca del potere.

Sotto il segno dei pesci ha invece in sé tematiche sociali e politiche molto care al cantante mentre Chen il Cinese parla, come Lilly, del tema della droga, in particolare l’eroina, vera e propria piaga degli anni 70’ come ha spiegato il cantante.

Nel finale è stato dato ampio spazio alle canzoni d’amore come Alta marea e Ricordati di me due dei pezzi più intensi di Venditti e alla magnifica Che fantastica storia è la vita.

Dopo questo momento più intimo, il cantante ha invitato tutti ad avvicinarsi al palco per fare festa insieme a lui e sono state cantate In questo mondo di ladri, Benvenuti in paradiso e come bis Roma capoccia.

Cristina De Ceglie

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