Intervista al comico Tommy Terrafino, vegano per amore

Il noto comico, originario di Noicattaro, Tommy Terrafino arriva al Tatì ristoart di Bari venerdì 17 maggio alle 21, con il suo spettacolo “Veganissimo me”, subito dopo l’ultima puntata del programma “Made in Sud” in onda su Raidue.

Contattato telefonicamente abbiamo chiesto a Tommy alcune curiosità del suo spettacolo e del suo successo.

  • Come si svolge lo spettacolo?

Lo spettacolo è un percorso in cui porto al pubblico alcuni step del mio rapporto di coppia, soprattutto in seguito alla scelta di mia moglie di diventare vegana dopo il matrimonio. Scelta avvenuta dopo una cena Grotta Palazzese. Nello spettacolo, quindi, si rivive, la giornata tipo di un vegano dalla colazione al pranzo fino alla cena. La sua scelta influenza anche la mia giornata: durante l’esibizione vado a letto avendo moltissima fame e sogno di mangiare, sogno le voci dei centri commerciali quando mi avvicino al banco dei salumi. Durante l’esibizione racconto il percorso delle abitudini soprattutto nella scelta di un posto esclusivamente vegano quando si esce; oppure quando si fa la spesa, o meglio il “vegan shopping”. Lo spettacolo vuole raccontare tutto quello che si vive nel concetto di vegano che ho scoperto dalla scelta di mia moglie.

A chiusura di questo spettacolo di Bari ripropongo il personaggio del parcheggiatore, che ho portato sul palco di Made in Sud.

  • La tematica dello show, quindi, è nata da un’esperienza privata?

Certo. Sono vittima reale di questa dinamica. A volte si cercano le tematiche utili per uno spettacolo comico proprio parlando con gli amici. A loro raccontavo i drammi della giornata e facevano suscitare molte risate.

Voglio precisare che parlo di questo argomento con ironia, senza entrare nel merito delle scelte di un vegano.

  • Parliamo un po’ di te: quando ti sei accorto di avere un talento comico?

Molto tardi. Il mio talento nasce prima di tutto come scenografo all’interno di un villaggio. Attraverso questa esperienza si è comunque catapultati sul palco e infatti il capo animazione mi ha fatto capire che potevo rimanerci. Ciò che raccontavo è stato gradito.

  • Qual è l’esperienza più importante che hai vissuto nel tuo percorso artistico?

Senza dubbio quella della Rai con “Made in Sud”. Già prima di debuttare al serale, è stata positiva l’esperienza del laboratorio fatto a Napoli, che poco alla volta, ha fatto crescere l’idea del personaggio del vegano con cui sono approdato in tv. Quest’anno però il personaggio del parcheggiatore è entrato in sintonia maggiore con il format, forse per un linguaggio più divertente utilizzato in chiave comica. Il personaggio del parcheggiatore sta avendo successo contro ogni mia aspettativa.

  • A tal proposito a quale personaggio sei maggiormente legato?

Sono particolarmente legato al vegano perché rientra nelle mie corde e poi ha un linguaggio e una scrittura un po’ più ricercata. Lo stesso spettacolo “Veganissimo me” è un percorso d’arte: è presente la parte recitata e narrata sotto forma di monologo, un’altra cantata e ancora una in cui ballo tip tap; inoltre durante lo spettacolo utilizzo un’altra forma di narrazione più vicina al concetto poetico. Per questo sono più legato al “vegano” perché è frutto di un lavoro più complesso, più strutturato. Ma mi sto affezionando abbastanza al personaggio del parcheggiatore, in fondo, è quello che sta dando più notorietà.

  • All’interno di “Veganissimo me”, interpreterai altri personaggi oltre al vegano?

Per quello che rappresenta lo spettacolo non ce ne sono altri. In maniera narrativa, però, inserisco interpretazioni di personaggi messi in scena sempre da me. Solo per lo spettacolo di Bari, in via del tutto eccezionale, però, mi esibirò anche nel personaggio del parcheggiatore.

  • Cosa possiamo attenderci nel prossimo futuro da Tommy Terrafino?

Al momento è molto attiva la collaborazione con la Rai. Il progetto è stato gradito dai responsabili. Nella prossima edizione di Made in Sud il personaggio del parcheggiatore avrà un’evoluzione. Intanto sono già a lavoro per un nuovo spettacolo da portare in teatro il prossimo inverno, probabilmente insieme ad un mio collega per uno spettacolo “a due”.

Luigi Laguaragnella

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