La VII edizione di Cortili Aperti mostra le bellezze nascoste di Bitonto

Nelle giornate del 18 e 19 maggio si è svolta la settima edizione di “Bitonto Cortili Aperti” manifestazione organizzata da ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) in collaborazione con l’Amministrazione Comunale che da diversi anni dà l’opportunità a tantissime persone di conoscere le bellezze della città.

Nell’accoglienza e nel racconto della storia dei luoghi da scoprire sono stati coinvolti gli studenti che hanno regalato curiosità e aneddoti ai visitatori.

Quest’anno l’offerta dei luoghi è stata ancora più vasta perché accanto alle chiese come quella del Purgatorio in via Rogadeo che colpisce per gli enormi scheletri raffigurati sul portale, sono stati aperti al pubblico anche diversi palazzi privati come il Palazzo Bove (insieme alla cappella omonima), il Palazzo de Ferraris Regna e il Palazzo Rogadeo. All’interno di quest’ultimo, superate le stanze che contengono documenti e oggetti appartenenti alla famiglia Rogadeo, dedita al commercio del vino, si trova uno splendido giardino con agrumi, rose, alberi da frutto e piante selvatiche.

Stupendi anche i giardini pensili che sono stati recentemente restaurati e che offrono una bellissima veduta sul torrente Tiflis.

Ampio spazio è stato dato anche all’arte con la possibilità di entrare nella Galleria Nazionale Devanna dove sono custoditi quadri di autori italiani e stranieri che vanno dal XIV al XIX secolo e che si trova all’interno del Palazzo Sylos Calò. Entrando nel palazzo Calò si arriva ad un bellissimo loggiato dal quale si può ammirare tutta la piazza Cavour con il Torrione Angioino e la Chiesa di San Gaetano.

Oltre alla visita della Cattedrale e della cripta è stato possibile anche visitare il Succorpo Paleocristiano, rinvenuto solo dopo la riqualificazione della Cattedrale, dove si trova il mosaico del grifo alato.

Particolare il Palazzo Albuquerque, in via Maggiore, fatto costruire da una famiglia portoghese che si trasferì a Bitonto nella seconda metà del 1500.

Tanti anche i luoghi situati al di fuori del centro storico e raggiungibili con dei bus navetta predisposti per l’iniziativa.

Non rimane quindi che aspettare il prossimo anno per vivere o rivivere l’atmosfera briosa e stimolante che si è respirata durante questi due giorni di cultura e storia.

Cristina De Ceglie

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