Dall’audizione dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Loredana Capone sono passate alcune settimane che hanno visto il moltiplicarsi di inviti e sollecitazioni per mantenere in piedi il sistema delle Feste Patronali.

I comitati organizzatori, gli operatori che annoverano le ditte di luminarie, quelle di fuochi pirotecnici, le associazioni bandistiche, i giostrai, tutte le attività commerciali caratteristiche di queste manifestazioni, le agenzie dei concerti, le ditte dei servizi collegati, tutti insieme rappresentano un mondo che è parte integrante della tradizione del nostro territorio e che contribuisce in modo rilevante a caratterizzare l’accoglienza turistica in Puglia.

Se, con il presupposto imprescindibile di una valutazione sanitaria, gradatamente si stanno avviando le diverse attività economiche, non c’è ragione che una riflessione non venga riservata alle Feste Patronali.

Serve muoversi immediatamente per essere pronti nel momento in cui la situazione rendesse possibile riattivare questa nostra peculiarità.

Nel corso dell’audizione del 18 maggio nella seduta delle Commissioni IV e VI l’Assessore Capone diede assicurazioni sulla volontà di intervenire anche economicamente per permettere lo svolgimento di quelle manifestazioni per le quali si fossero realizzati i presupposti operativi.

Si sono susseguiti incontri e abbiamo potuto assistere anche a rappresentazioni organizzate dalle ditte del settore che hanno dato un indirizzo su come procedere.

Gli elementi ci sono. Resta la verifica delle condizioni sanitarie che deve avere i suoi tempi. Ma la fase organizzativa deve essere portata avanti per coinvolgere adeguatamente il territorio e per farsi trovare pronti nel momento in cui si dovesse verificare la possibilità di dare il via.

Si deve parlare con gli operatori e si deve avere un dato chiaro sulla reale possibilità di intervento della Regione.