La musica dei Terraròss colonna sonora della festa patronale di Bari

La festa patronale di Bari, giunta alla sua 930^ edizione, è tra le celebrazioni più importanti della Puglia che ogni anno richiama migliaia di pellegrini. Questo grande evento è caratterizzato dalla tre giorni, dal 7 al 9 maggio, che ha inizio con il corteo storico che ricorda l’impresa dei 62 marinai giunti in città nel 1087 con le ossa del vescovo di Myra e si conclude con il prelievo della Santa manna.

A far da colonna sonora alla grande Sagra ci saranno anche i Terraròss, suonatori e menestrelli della bassa murgia, che martedì 9 maggio, a partire dalle 22, si esibiranno in Piazza Mercantile a Bari, con il loro singolare show fatto di musica tradizionale, sonorità popolari e coinvolgente intrattenimento.

È fantastico per noi – ha commentato il frontman del gruppo Dominique Antonacci – essere presenti nei festeggiamenti di questo importante evento. Siamo felici e orgogliosi di poter far ballare e divertire i baresi e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo”.

Giuseppe De Santo, Annarita Di Leo, Vito Gentile, Antonio De Santo, Stefano Pepe, Carlo Porfido e lo stesso Antonacci, accompagnati dal gruppo di ballerine tra le quali ci sono Caterina Totaro e Miriana Gentile, proporranno uno spettacolo che spazierà dai brani tratti dal loro ultimo album “Giù al Sud”, tra cui la divertentissima “I.L.V.A. (istituzione legale vergogna ambientale)”, ai successi della loro discografia caratterizzata dalla fusione dei suoni della tradizione, quali pizziche, tarantelle e tammuriate, con le tematiche attuali. Quindi durante la performance non mancheranno “Tarantella dell’incerto”, tratta dall’omonimo album, “Ze Vecinze”, e “Pizzica del Mercato” del cd “Na sunete fore la marinare”. Inoltre saranno proposte cover della tradizione musicale popolare, riproposte con lo stile unico dei Terraròss.

Nella nostra discografia ci sono canzoni che appartengono alla tradizione meridionale e altri autografi in chiave popolare, cioè quello che scriviamo ha sempre come riferimento questo genere, come se fossero proprio dei brani della tradizione. Cantiamo di amore, di eventi lieti e delusioni, di rivalsa sociale, di denuncia nei confronti dei padroni, ecc.

Durante i festeggiamenti per la festa di San Nicola, i Terraròss, che tra l’altro nel 2014 si sono esibiti in Russia per il Festival dell’arte italiana, daranno voce e musica alla storia del nostro territorio e alle gesta dei nostri avi, riportando alla mente le scene di vita quotidiana, il vocio della gente tra le vie dei paesi, la voce dei venditori ambulanti, l’affanno del duro lavoro nei campi, nonché il grido delle  lotte e delle rivoluzioni, senza dimenticare il canto d’amore, la poesia e il fascino ormai perduto delle antiche serenate. Tutto questo in un clima goliardico e allegro, coinvolgendo il pubblico in canti, balli e gags.

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