Lunedì 18 dicembre al teatro Petruzzelli di Bari si svolgerà la 4^ edizione dell’evento di beneficenza “Le Strade di San Nicola” che sarà presentata dal “collaudatissimo” Mauro Pulpito, da sempre alla conduzione della manifestazione e dalla giornalista Barbara Cirillo.
“Sono davvero onorata – ha affermato la Cirillo – di questa possibilità, perché si tratta di un importante evento di beneficenza per la città in un prestigioso teatro quale il Petruzzelli. Ho una leggera paura, sono un po’ emozionata, ma sapere che al mio fianco ci sarà un grande professionista come Mauro mi tranquillizza molto. Ma soprattutto sono felice di farlo per una giusta causa”.
Diretto artisticamente da Michelangelo Busco, con la regia di Fabiano Marti, durante la serata si alterneranno sul palco importanti comici italiani. Ci saranno i musicisti e comici baresi della Rimbamband, l’altamurano Nicola Calia, il lucano Dino Paradiso, l’uomo Ikea Chicco Paglionico, il gigolò Rocco Ciarmoli, Pino e gli anticorpi, l’apprezzato Flavio Oreglio e lo scoppiettante Gene Gnocchi.
“Sicuramente condurrò lo spettacolo divertendomi. I comici sono tremendi, si sa e qui saranno presenti i maghi della risata. Molti di loro li conosco solo per nome e scoprirò durante lo spettacolo il loro comportamento. Mi aspetto di tutto! Sono felice che ci siano i ragazzi della Rimbamband, con loro gioco un po’ in casa e non vedo l’ora di conoscere Gene Gnocchi”.
A differenza degli altri anni, in cui si è dato spazio alla musica, questa edizione è dedicata al sorriso e infatti prende il nome di “Smile edition”. Questo perché l’intento del lavoro svolto dalla Fondazione “Le Stade di San Nicola”, del suo presidente Lorenzo Moretti e di tutti i collaboratori, che con dedizione si impegnano nella buona riuscita della manifestazione e nella raccolta dei fondi per poter realizzare i quattro obiettivi prefissati quest’anno, è quello di regalare un sorriso ai meno fortunati.
“Il binomio spettacolo-beneficenza è tanto importante. È bene parlare di situazioni serie senza prendersi troppo sul serio. Ritengo che questa sia la cosa principale. Il dolore si affronta in maniera diversa e in questa Fondazione ci sono tante associazioni che si occupano di altrettanti temi, differenti tra loro. Si cerca di contrastare tanto dolore. È una bella cosa cercare di trasformarlo in una risata, come in questa occasione. È un aspetto molto valido”.