Mercoledì 30 giugno si è tenuto il consiglio comunale del Comune di Massafra che ha stabilito la tariffa Tari per il 2021, annunciandone la diminuzione.
Il candidato sindaco Domenico Santoro, dottore commercialista dal 1988 ha evidenziato come le agevolazioni Tari di quest’anno siano una debole forma di aiuto, appena superiore a quella del 2020, quasi totalmente finanziata dal Ministero dell’Interno. Secondo Santoro dal 2017 a oggi il costo di raccolta e smaltimento è aumentato in modo inarrestabile passando da euro 4.446.257 (2017) ad euro 4.999.507 (2020) e il trend per il futuro resta immutato, nel 2023 arriveremo a euro 5.874.781. In questa maniera la Tari aumenterà.
“Chiunque dovesse cimentarsi nella lettura della delibera del consiglio – ha affermato Domenico Santoro – abbandonerebbe il campo esausto dopo poco, perché si tratta di un esercizio diabolico di burocratese, che ha creato confusione in molti. Tutti hanno dichiarato la loro soddisfazione ma pochi hanno spiegato cosa realmente abbia deciso il Consiglio comunale, se lo ha deciso”.
Sui mezzi di informazione sono state riportate le notizie della riduzione della Tari, ma sempre secondo il candidato sindaco Santoro, è stato fatto il gioco delle tre carte grazie ad azioni social di propaganda. Sono state destinate delle cifre per venire incontro alle famiglie meno abbienti e alle aziende in difficoltà per via della crisi sanitaria che ha portato al lockdown. Solo in questi casi sono previste delle diminuzioni, per il resto il trend del pagamento della tassa sui rifiuti è in crescita.
Le agevolazioni per le utenze domestiche, cresciute di appena 34.400€ rispetto allo scorso anno (attualmente sono euro 134.400) sono state finanziate con i fondi del Ministero dell’Interno. Queste, tra l’altro, erano state destinate agli aiuti alimentari delle famiglie, al pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche, ma stornate a questo scopo.
Le agevolazioni per le utenze non domestiche che hanno chiuso a causa della pandemia, cresciute di euro 99.225€ rispetto al 2020 (attualmente sono euro 209.225€), sono state finanziate con i fondi stanziati appositamente dal Ministero dell’Interno.
Le agevolazioni per le utenze non domestiche che non hanno chiuso a causa della pandemia ma che comunque hanno risentito della crisi ammontano a 57.000€ e sono stati fatti ricadere sulla fiscalità generale finanziandole con l’avanzo di amministrazione.
“Queste sono le cifre per cui l’attuale amministrazione parla di una riduzione, ma in realtà per tutti la Tari sta aumentando. Le somme della fantomatica riduzione sono briciole rispetto a una spesa corrente comunale di circa 27 milioni di euro”.