Lo scorso giovedì 4 maggio in un rinomato negozio di abbigliamento di Bari si è esibito con una performance speciale il dj TY1, all’anagrafe Gianluca Cranco, noto disc jockey, produttore discografico e turntablist, originario si Salerno.
Tra le sue ultime esibizioni, c’è stata quella al 1 maggio di Roma, durante la quale ha affiancato il cantante Clementino.
Come è stata l’esperienza a Roma durante il 1 maggio in compagnia di Clementino?
Fortunatamente io e Clementino ci siamo già esibiti, due anni fa, durante il 1 maggio, quindi questa volta sono andato un po’ più preparato. Però è veramente emozionante. È il palco più difficile sul quale ho suonato in vita mia. Credo che questa sensazione non valga solo per me ma per tutti gli artisti, perché avere così tante persone davanti è una roba che ti fa venire la strizza di suonare. Io sono molto tranquillo quando mi esibisco, ma il 1 maggio è l’unico palco che mi fa paura.
Che musica proporrai durante il tuo djset barese?
Farò un dj set di musica che mi piace. Io ascolto un po’ di tutto dal rap alla trap, dall’elettronica alla teck house, dunque suono veramente di tutto. Potrei definire il mio dj set come ibrido.
Durante il tuo percorso artistico qual è stata l’esperienza che ti ha maggiormente sul soddisfatto?
La soddisfazione, intesa come ricordo che mi ha cambiato la vita a livello professionale, è sicuramente la vittoria al campionato di scratch a Bologna nel 1997. Venivo da tanti sacrifici fatti e da quelli sostenuti dalla mia famiglia per comprare gli strumenti. Mi sono allenato tante ore per dare il meglio di me. Sì, quella è stata una grande soddisfazione perché poi ho vinto e da lì ha avuto inizio tutto.
Cosa apprezza di più Gianluca di TY1?
Penso che l’artista, come persona vista da fuori, possa sembrare sempre una persona con una doppia vita una doppia personalità e un doppio modo di vivere. La persona normale piuttosto che l’artista credo che siano la stessa cosa, quindi Gianluca e TY1 sono le stesse persone quindi. Mi apprezzo, ma sono anche molto autocritico su tutto quello che faccio, per migliorarmi in realtà e cercare sempre di fare meglio.