Esce oggi in libreria e negli store online, per le stampe di Fides Edizioni, “Sbarre”, il nuovo romanzo dello scrittore ed ex magistrato antimafia molfettese Sandro Messina, nel quale si affronta il delicato tema della ingiusta detenzione.
Protagonista del libro è Alfio Penda, un uomo ingiustamente condannato per l’assassinio di Gero Gattisi, suo amico d’infanzia. Seppur innocente, la storia di Alfio si snoda per venticinque anni tra le ombre di un complotto orchestrato dalla mafia attraverso la testimonianza di un falso pentito e una serie di depistaggi che lo condannano a una vita dietro le sbarre. Ma quando un nuovo testimone decide finalmente di raccontare ciò che ha visto la notte dell’omicidio, si riaccende la speranza che riaffiori una verità ormai dimenticata. In una battaglia contro il tempo, la vita di Alfio si traduce in una serie di processi, confronti e colpi di scena che mettono duramente alla prova la sua fede e la sua volontà di sopravvivere.
“Quando per caso passiamo sotto le sue mura, ci accorgiamo della sua scomoda presenza, delle grate che separano quella gente dal resto del mondo e ci viene istintivo ritrarre lo sguardo da quel posto oscuro perché sentiamo che non ci appartiene; quel mondo appartiene solo a chi lo merita, a quelle ombre che preferiamo non vedere e che è giusto che stiano lì per espiare le loro colpe; perché quelli hanno sbagliato, e noi siamo fuori da quel mondo e lo giudichiamo senza appello”.
“Sbarre” non è solo il racconto di un dramma giudiziario, ma è anche una riflessione sulla giustizia umana e divina, oltre che sul potere catartico della fede e del perdono. Con una narrazione intima che cattura emozioni universali, l’autore porta il lettore in un viaggio attraverso le complessità del sistema giudiziario italiano e delle relazioni umane.
Sandro Messina, molfettese classe 1954, è magistrato antimafia oggi in pensione. Dopo un iniziale periodo trascorso alla Procura della Repubblica di Vigevano, venne assegnato alla Pretura di Trinitapoli e, successivamente, alla Procura della Repubblica del Tribunale di Trani. Nel 1992 ha assunto le funzioni di Sostituto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Bari e nel 2001 è stato designato a far parte della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese. Nel 2007 è stato trasferito alla Corte di Appello di Bari, dove ha prestato servizio sino al suo pensionamento, avvenuto nel 2018. Il genere letterario che predilige è quello della narrativa introspettiva che privilegia sempre la riflessione interiore del protagonista sullo svolgersi della vicenda narrata. “Sbarre” è il suo secondo romanzo dopo “L’incontro”, pubblicato da Fides Edizioni nel 2021.