Paolo Panaro presenta l’integrale della trilogia Proust, il Tempo e la Musica dedicata dalla Compagnia Diaghilev alla Recherche del grande scrittore francese, e al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 aprile (ore 18), porta in scena consecutivamente Un amore di Swann, Il tempo perduto eIl tempo ritrovato per quattro ore di spettacolo di grande intensità narrativa (info 333.1260425). Proust, il Tempo e la Musica è il risultato di un lungo e appassionante lavoro di drammaturgia attraverso il quale vengono portati in scena tre spettacoli di narrazione letteraria che non si limitano soltanto a far luce sul complesso rapporto dell’autore con l’universo della musica, ma sondano gli abissi dell’animo umano attraverso la dimensione del “fare, ascoltare e discutere di musica”. In un gioco speculare fatto di appassionanti narrazioni e di suggestivi rimandi alle pagine pianistiche di Beethoven, Schumann, Liszt, Debussy, Chopin e altri ancora, la memoria del passato si incrocia, attraversa e ridà senso al contingente mondo del presente. Opera monumentale che sperimenta un’inedita concezione della narrazione, scardinando l’ordine consequenziale del romanzo ottocentesco per aprirlo alla dimensione dell’inconscio, la Recherche è un laboratorio di scrittura nel quale confluiscono arte, musica, scienza, letteratura e filosofia. Il suo intento è quello, dopo le nuove scoperte di Einstein, di rideterminare, attraverso l’arte, i fondamenti della temporalità dell’uomo. E Proust riesce a tradurre in narrazione le istanze delle avanguardie artistiche della sua epoca, dall’impressionismo al futurismo, sperimentando, per la prima volta in letteratura, la mobilità e il dinamismo del divenire.
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