L’appuntamento con la 3^ edizione del TEDxPutignano, quest’anno dedicata al tema del Disordine, è sabato 27 maggio alle 18.00 al Teatro Comunale di Putignano. Come di consueto si alterneranno sul palcoscenico donne e uomini provenienti da ogni parte d’Italia e da vari settori del mondo del lavoro per un confronto con il pubblico in una libera condivisione di idee creative e innovative. Una sorta di viaggio nella conoscenza che prevede anche eventi collaterali che anticipano la manifestazione vera e propria.
Il più famoso talk statunitense, nato 30 anni fa come una conferenza di quattro giorni in California, è cresciuto attraverso numerose iniziative dove i più grandi pensatori internazionali esprimono le proprie idee in presentazioni di non oltre 18 minuti.
Al TEDxPutignano 11 saranno i prestigiosi ospiti protagonisti e protagoniste di dieci speech di grande attualità. Tra questi Anna Rizzo, Pierpaolo Salino, Beatrice Zacco e Maurizia Triggiani
Anna Rizzo, antropologa culturale, ci parlerà della vita nei piccoli borghi d’Italia in via di estinzione a causa dello spopolamento. Impegnata in una missione di ricerca formata da archeologi e antropologi, da circa dieci anni ogni estate si trasferisce a vivere in un paese dell’Abruzzo, uno dei tanti piccoli paesi d’Italia, abitati da decine di abitanti che molto probabilmente tra qualche anno non ci sarà più. “Nel mio talk – dichiara Rizzo – parlerò di paesini, borghi e frazioni, contestualizzando cosa sono e come si vive. Cercherò di trasmettere in maniera semplice la realtà complessa delle persone che ci abitano, perché andarsene o tornare è una scelta che può essere messa in discussione”.
Dopo aver studiato antropologia culturale a Bologna, Anna Rizzo partecipa a missioni archeologiche di scavo in diversi contesti storici in Italia, Canada, Tunisia e Spagna. Da 13 anni si occupa di ricerca sulle aree interne in via di estinzione portando l’attenzione sulle comunità che le abitano, un approccio che le permette di raccontare e dare voce agli invisibili: donne, bambini, anziani.
Pierpaolo Salino, formatore e collaboratore di ‘Pagella Politica’, è specializzato in linguaggio audiovisivo. Nel suo intervento si soffermerà su come le tecnologie informatiche hanno portato molti cambiamenti soprattutto nel nostro modo di vivere.
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna, consegue una specializzazione sul linguaggio audiovisivo alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Si occupa della progettazione di percorsi di formazione su media literacy e disinformazione in collaborazione con Istituti Superiori e Università, italiane ed europee. È socio fondatore e membro del Consiglio di Amministrazione della società Archilabò che si occupa di didattica inclusiva e innovazione sociale.
“L’avvento della Rivoluzione Digitale ha modificato radicalmente la nostra esistenza e il modo in cui facciamo esperienza del mondo – spiega Salino. Viviamo in bilico tra realtà fisica e mondo virtuale, sommersi da una marea inarrestabile di contenuti. Orientarsi in questo caos generativo, essere capaci di distinguere ciò che è reale da ciò che è artefatto e manipolato è diventata la vera sfida. E il primo passo per vincerla è smettere di leggere.”
Beatrice Zacco e Maurizia Triggiani invece, parleranno in coppia sull’importanza della moderazione come strumento nella lotta ai diritti civili e sociali. Consulente di marketing la prima e addetta alle vendite la seconda, da anni si occupano di contenuti, etica e consapevolezza nel mondo digitale. Le accomuna Discorsionline.it, una piattaforma di formazione digitale multi-argomento, di cui sono fondatrici insieme a Marco Bottarelli, basata su concetti ormai quasi rari da trovare sul web oggi: correttezza, moderazione, positività e uguaglianza. Creatrici del podcast ‘In Equilibrio sulla Vita’, uno spazio dove portare al centro della conversazione l’arte del disaccordo, credono fortemente in un divenire fatto di sfumature piuttosto che di soli estremi dove poter mettere d’accordo tutti senza odio. “Alla nostra civiltà – affermano – serve imparare a puntare il riflettore su quello che unisce le persone che desiderano un mondo più giusto, più che su quello che le divide”.