Tutto l’amore che c’è ricordando Damiano Russo

Domenica 25 luglio, alle ore 20,00 al Cinema Arena Airiciclotteri (via Mariani-Losacco, 4_ zona Santa Fara) sarà ricordato l’attore Damiano Russo a 10 anni dalla scomparsa con la proiezione del film “Tutto l’amore che c’è”, regia Sergio Rubini.

Il giovane attore barese è scomparso a Roma la sera del 21 ottobre 2011, all’età di 28 anni in seguito ad un incidente stradale in moto avvenuto il giorno prima, a pochi passi dalla casa dove viveva.

A cavallo del nuovo millennio è stato tra i protagonisti del film che sarà proiettato. Con la regia e la presenza di Sergio Rubino questo lungometraggio è ambientato negli anni settanta in un paese immaginario, ricavato con scene riprese in più Comuni della Terra di Bari. In un piccolo paesino della Puglia, verso la metà degli anni Settanta: Carlo è un liceale di 16 anni con tanta fretta di crescere. È il più giovane di una band rock ed ha già dichiarato il suo amore ad Antonella, una compagna di scuola, dalla quale spera presto di essere corrisposto. Affascinato dalla sicurezza e dall’estro dei suoi compagni ventenni, ha consacrato la sua esistenza alla musica nella speranza di diventare presto un bravo musicista. Carlo sta attraversando i classici problemi e i turbamenti tipici dell’adolescenza: il nascente interesse verso le ragazze ed il sesso, il conflitto e le incomprensioni con i genitori e l’amicizia con dei ragazzi più grandi che, ognuno a suo modo, cercano di aiutarlo nella scoperta di questo nuovo mondo, contribuendo invece al moltiplicarsi degli interrogativi nella testa del ragazzo. L’affiatato gruppo di ragazzi fa amicizia con tre emancipate sorelle monzesi. Gaia, Tea e Lena sono tre bellissime ragazze radicalmente diverse dalle coetanee della provincia meridionale: figlie di un ricco ingegnere, trasferitosi in provincia per dirigere una fabbrica che darà lavoro alla gente del posto, sono cresciute con un’educazione laica, multiculturale e permissiva. Il piccolo mondo di questi giovani viene letteralmente turbato all’arrivo di queste tre disinibite ragazze del Nord che con i loro modi spregiudicati sconvolgono letteralmente l’intera comitiva[1]: questo incontro genera l’intrecciarsi di storie d’amore, tradimenti, corruzione politica e mancate promesse.

Damiano Russo nel film è carletto. L’interpretazione gli valse il “Capitello d’Oro” al Sannio Film Festival e gli ha spalancato le porte della fiction televisiva.

Tra il 2001 e il 2010 Russo ha preso parte a progetti di rilievo quali “Compagni di scuola”, “I liceali”, “Distretto di Polizia” e  “Come un delfino” (2010), miniserie con Raoul Bova, Barbora Bobulova e Ricky Memphis. Sempre al cinema, nel frattempo, Russo ha collaborato con Susanna Tamaro per “Nel mio amore” (2004), con il maestro Pupi Avati in “Una sconfinata giovinezza” (2010) e con Giuseppe di Viesto in “La maggiore età”.

L’ingresso è libero.

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